Omino Na Utente maturo


Registrato: 27/12/03 12:27 Messaggi: 1321 Residenza: Seriate (BG)
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Inviato: Mer Apr 21, 2004 12:19 am Oggetto: La notte |
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La notte è ruvida
scotta e suda sangue.
La notte accoglie tra le labbra
le ossa intorpidite,
le menti appese ai soliti
soliti
vecchi
fili del telegrafo.
E la notte sogna.
Sogna le rotaie, i vagoni,
sogna le mongolfiere e gli aeroplani,
sogna di sfuggire alla gravità e librarsi leggera nel cosmo,
sogna di sognare,
e di sognare di sognare,
e così via,
fino al paradosso dei sensi,
alla viscosità.
Strano,
io
che sto quasi tenendomi fuori
che aspetto la notte
a inerzia -
proprio io
strano!
a consigliare di aspettare la notte
a inerzia.
Strano.
Eppure quello che vive la mente dell'uomo
tra i battiti eterni dell'orgoglio e del pregiudizio
(e qualcuno forse ci aveva visto giusto)
quello che batte negli occhi infuocati
o pieni di lacrime
è un ALTROVE.
Non cerco più molto, magari vivo,
ma non cerco più molto.
Nihil invenitur ubi nihil inveniendum.
Non è più l'essere, che spinge a affidarsi alla notte,
a dormire e lasciare sedimentare le cose,
vederle con distacco (Strano! proprio io...
dovrei forse ringraziare molto almeno una persona),
ad aspettare. Una frase non detta non è sempre una sconfitta,
spesso è un tesoro per qualcosa di nuovo.
Una frase non detta al momento giusto, allora sì
diventa una freccia non scoccata nell'universo in chiaroscuro.
E' l'ESSERE DEGNO a muovere,
non è nessun essere. Nessun avere,
nessun fingere, nessun sembrare.
E' l'ESSERE DEGNO che dovrebbe muovere
tutti.
Ma intanto, affidiamoci alla notte, per l'ennesima volta. _________________ "Se un matematico e un fisico riescono a mettersi d'accordo su una cosa è molto ma molto probabile che questa sia vera." (Wiso, da it.scienza.matematica) |
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