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25 aprile

 
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Autore Messaggio
Andrea
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MessaggioInviato: Dom Apr 25, 2004 8:56 pm    Oggetto: 25 aprile Rispondi citando

Tra un impegno e l'altro (meglio l'altro Wink ), non mi sono nemmeno ricordato che oggi fosse il 25 aprile. E' bastato leggere Google News però per tornare con la mente a cosa possa aver significato il giorno della Liberazione di 59 anni fa per chi, riferendomi ai giovani dell'epoca, vedeva la fine delle brutalità (inferte/subite) della guerra e la possibilità di iniziare a vivere.

Un sentito grazie a chi ci permette di festeggiare questo giorno.
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vinz
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MessaggioInviato: Dom Apr 25, 2004 9:11 pm    Oggetto: Rispondi citando

Mi unisco al grazie di Andrea con il mio grazie...
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Omino Na
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MessaggioInviato: Dom Apr 25, 2004 10:02 pm    Oggetto: Re: 25 aprile Rispondi citando

Mi unisco anche io. Al proposito vi consiglio l'ascolto del "Quartetto per la fine dei tempi" di Oliver Messiaen. Il compositore in questione, rinchiuso in un campo di concentramento ha potuto sopravvivere proprio grazie alle sue abilità musicali, ed è anche riuscito (con strumenti e musicisti raccattati qua e là: un pianoforte scordato, un violino messo male, ecc...) a scrivere e "tirare insieme" (mai verbo fu più giusto) questo Quartetto. In quest'occasione il mio applauso va a lui, come Maestro di arte e di vita. E un sentito ringraziamento a tutti quelli che hanno dato la loro vita per un ideale. Mi chiedo se oggigiorno qualcuno sia ancora disposto a dare la vita per un ideale, oppure se l'ideale della vita sia asceso al primo posto, dunque non avrebbe più senso dare la vita deliberatamente per un ideale, dato che la vita stessa sarebbe un ideale di ordine superiore. Io opto per la seconda. Sento l'idea dell'eroe "romantico" che dà la sua vita per un ideale piuttosto lontana da me. E' codardia? Non credo. Credo che sia propio per quanto detto prima. La vita è POTENZA (in senso aristotelico). "Though much is taken, much abides", direbbe Tennyson.

Ho appena riletto, e mi serve per un brano che sto scrivendo, l'ultimo racconto dei Dubliners di Joyce, dove c'è un ragazzo, Michael Furey, che muore a vent'anni per la sua amata. E' un racconto talmente bello che non ho parole per descriverlo. Ad ogni modo il "dare la vita" per un sentimento è qualcosa di diverso che "dare la vita" per un ideale.

Tutto qui, era solo un "incipit". Mi piacerebbe sapere le vostre opinioni sul "dare la vita". E' anche questo un modo per ricordare la Liberazione da quello che ormai quasi trasversalmente è definito un Male Assoluto. Anche questa è una grande grande conquista, il distacco storico, la capacità di vedere con occhi più obiettivi. Un applauso anche a quei politici che hanno saputo rivedere storia ed errori.
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karla
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MessaggioInviato: Dom Apr 25, 2004 10:24 pm    Oggetto: Re: 25 aprile Rispondi citando

Citazione:
Ho appena riletto, e mi serve per un brano che sto scrivendo, l'ultimo racconto dei Dubliners di Joyce, dove c'è un ragazzo, Michael Furey, che muore a vent'anni per la sua amata. E' un racconto talmente bello che non ho parole per descriverlo. Ad ogni modo il "dare la vita" per un sentimento è qualcosa di diverso che "dare la vita" per un ideale.


mmm..qui si parla di Joyce... ho sempre immaginato che l'anima di Michael Furey fosse alla fine quella neve che scende sui morti e su quelli che ancora vivi guardano ai loro sbagli, alla loro incapacità di essere forse amati come avrebbero voluto...ma se ne accorgono forse tardi. -e qui mi riferisco all'attuale marito della ragazza per cui Michael muore, d cui nn ricordo i nomi..-
io credo che il "dare la vita" sia un concetto aprioristico...e il per cosa sia una subordinata che completa un concetto di per sè già "completo".

a prescindere da questo, dare la vita "per un ideale" o per "sentimento" credo siano 2 cose complementari...
dietro ad un ideale c'è del sentimento, della passione per...
dietro ad un sentimento c'è sempre un pò di "ideale" perchè le cose che si amano si tende ad idealizzarle ..

per cui "dare la vita" è un concetto che io credo non abbia bisogno del "per"...
e poi, non necessariamente quando si "dà la vita" si perde la propria...
pensate solo al dare alla luce un bambino: quello non è dare la vita?!
oppure lo stesso amare, io credo sia un sinonimo di "dare/dedicare la vita"...
perdere la propria vita consapevoli di salvarne una o piu di una è un gesto eroico, degno di rispetto, ammirazione e Amore...
è io credo il massimo esempio di Vita.

ma "dare la vita" ha cosi tante interpretazioni di per sè che se ci pensiamo poi magari è qualcosa che tocca anche noi da vicino, cosi da poter rivivere magari tali gesti del passato che abbiamo sempre considerato eroici, anche nel nostro piccolo...
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Endless
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MessaggioInviato: Dom Apr 25, 2004 10:32 pm    Oggetto: Rispondi citando

sì, ..grazie!

L'ultima modifica di Endless il Dom Apr 25, 2004 10:37 pm, modificato 1 volta
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Endless
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MessaggioInviato: Dom Apr 25, 2004 10:36 pm    Oggetto: Re: 25 aprile Rispondi citando

Omino Na ha scritto:
Mi chiedo se oggigiorno qualcuno sia ancora disposto a dare la vita per un ideale, oppure se l'ideale della vita sia asceso al primo posto, dunque non avrebbe più senso dare la vita deliberatamente per un ideale, dato che la vita stessa sarebbe un ideale di ordine superiore. Io opto per la seconda.
Anche io, e così penso anche la stragrande maggioranza degli europei, non posso dire lo stesso dei fondamentalisti islamici, purtroppo; ne degli americani, per fortuna.
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vinz
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MessaggioInviato: Dom Apr 25, 2004 11:10 pm    Oggetto: Rispondi citando

Pat Tillman, ex stella del football Usa, ucciso in Afghanistan

WASHINGTON (Reuters) - L'ex star professionista del football Usa, Pat Tillman, che aveva rinunciato a un contratto da 3,6 milioni di dollari per unirsi alle forze speciali militari, è stato ucciso nel corso della missione in Afghanistan. - leggi l'articolo completo

Questo soldato americano, prima di partire per l'Afghanistan, era una stella del football americano.
Un Cristian Vieri all'americana insomma.

Chi dei nostri sportivi strapagati lo farebbe? Question Question Question
I nostri giovani, anch'essi comunque da ammirare, spesso partono per le missioni di pace perchè attratti dai soldi (vedi Quattrocchi): Pat Tillman ha lasciato il suo paese, rinunciato ad un ingaggio milionario ($) per andare a difenderlo, il suo paese...

Come senso di patria, siamo lontani anni luce dagli americani... e questa è una cosa che invidio loro.
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