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Pena di morte per UNABOMBER?
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Pena di morte per UNABOMBER?
Si
31%
 31%  [ 6 ]
No
68%
 68%  [ 13 ]
Voti Totali : 19

Autore Messaggio
Omino Na
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MessaggioInviato: Sab Mar 19, 2005 1:30 pm    Oggetto: Rispondi citando

Flaz ha scritto:
Ergastolo significa che sei li per sempre. e che senso a mantenerne uno a vita? di sicuro questo non si sbatte a comportarsi bene e lavorare perchè non ha alcun vantaggio. e anche se lo facesse sarebbe una spesa inutile.

Tutta la nostra vita è un'eterna aspettativa di qualcosa. Non puoi rinchiudere A VITA una persona, magari a lavori forzati, senza darle la benché minima speranza di poter uscire. Credo che in questo caso il 90% dei condannati preferirebbe morire, e sarebbe comunque un omicidio (se possibile anche più grave, perché di riflesso, con una certa viltà) da parte dello stato. Mi dispiace, non sono d'accordo con il tuo senso di ergastolo intangibile.
In Germania, ad esempio, esiste un ergastolo breve (pari a 15 anni di reclusione) e uno lungo (30 anni). In Italia non è così, ma esistono varie regole che permettono di "abbreviare" il carcere a vita
Si può discutere sull'entità di questo abbreviare, ma a mio avviso bisogna prendere una posizione chiara (come quella riguardo alla pena di morte, anzi le due cose non sono del tutto scorrelate) rispetto alla questione di principio: SI' o NO agli "abbreviamenti"? Io dico SI', per le ragioni suesposte. Tenere in carcere una persona senza un minimo di prospettiva, senza una speranza, senza un'aspettativa sarebbe anche più grave di condannarla a morte.

flaz ha scritto:
Un essere che ha preso un ergastolo, secondo me, è INFERIORE alle bestie

Inutile controbattere. Non ti sei messo nei panni del legislatore.
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Flaz
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MessaggioInviato: Sab Mar 19, 2005 1:48 pm    Oggetto: Rispondi citando

e te non ti sei messo nei panni di un genitore a cui hanno violentato ed ucciso il figlio. penseresti ancora che quella persona meriti di uscire dal carcere? non capisco tutto questo buonismo... opportunità, possibilità, speranza... e per quale motivo?!? hanno ucciso, stuprato, picchiato e chi più ne ha più ne metta e secondo te hanno il diritto di un abbrevviamento della pena?!?!?!!? troppo facile.... adesso stupro un paio di vergini e le sgozzo, tanto se faccio il bravo in galera mi mantengono per un decina di anni e poi posso uscire....
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maurizio
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MessaggioInviato: Sab Mar 19, 2005 5:07 pm    Oggetto: Rispondi citando

Certo, adesso la vittima è chi si becca l'ergastolo! Shocked Shocked

omino na ha scritto:
Non puoi rinchiudere A VITA una persona, magari a lavori forzati, senza darle la benché minima speranza di poter uscire

D'altronde ha solo ammazzato, violentato bambini o fatto esplodere bombe!
Ma dai flaz, non capisci, è ingiusto condannarlo a vita in prigione o ai lavori forzati! Poverino anche lui, è un essere umano! Ma che cavolo ce ne frega delle persone che ha ammazzato o fatto saltare per aria, tanto non ci sono piu loro! L'importante è che questi carcerati restino in prigione il meno possibile! Ma che dico, non devono neanche andare in prigione, una bella bacchettata sulle mani e via a casa.
Non capisci, le vere vittime sono loro! Noi stiamo qui a discutere sull'innasprimento delle pene, ma siamo fuori strada! Dobbiamo resistere, ed escogitare, come dice "omino na", un modo per farli uscire prima!
omino na ha scritto:
SI' o NO agli "abbreviamenti"? Io dico SI'

Non sai che bel mondo sarebbe senza prigioni...peace and love
Perchè negare ad un unabomber, o a un toto Riina, o a un black block la liberta personale! Perchè, o flaz, perchè? Te non ti rendi conto di quanto ancora queste persone possono dare alla societa, a noi tutti, a te!
omino na ha scritto:
Tenere in carcere una persona senza un minimo di prospettiva, senza una speranza, senza un'aspettativa sarebbe anche più grave di condannarla a morte.

Prova a pensare cosa potrebbe fare per te unabomber dopo aver scontato un paio di lunghissimi e ingiustificati anni in prigione? Pensa alla sua speranza e alle sue aspettative! Perchè non ti rendi conto di tutto questo!
Ma soprattutto, non farti influenzare da quei fascisti sostenitori del carcere a vita! Magari qualcuno di loro ti fara notare che anche la bambina che ha perso tre dita di una mano perchè voleva accendere una candela, oppure il bimbo che ha perso l'occhio perchè ha raccolto un pennarello, avevano della speranza e delle aspettative, ma te non creder a loro! Quei bimbi non andranno mai in galera, non vedranno mai le sbarre, non gli verra mai tolta la liberta.
Pensaci, flaz...

PS Con questo mex non voglio offendere e mancare di rispetto a nessuno, ritengo di aver fatto satira, prendendo un po scherzosamente in giro le tesi di qualcuno. Very Happy Razz Very Happy Razz
A quanto ne ho capito leggendo qualche topic qua e la in questo sito si fa piu o meno cosi! No?
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Flaz
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MessaggioInviato: Sab Mar 19, 2005 5:38 pm    Oggetto: Rispondi citando

invece mi hai offeso profondamente.... Laughing Laughing Laughing Laughing

scherzo mauri condivido al 10000% quello che hai detto!!!
Io sono curioso di sapre il motivo della benevolenza di Omino Na. Un po' lo invidio perchè credo che, per pensarla così, non ha paura di quello che quegli esseri, una volta liberati, possano fare. Io invece non ho paura, ho il terrore...... Mad Mad Mad

ciao, Flaz
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MessaggioInviato: Sab Mar 19, 2005 7:36 pm    Oggetto: Rispondi citando

La legge (recita) è uguale per tutti.
Pertanto non vedo perchè tutta la macchina giudiziaria italiana non si può elevare a mera esecutrice di un semplice rispetto del prossimo.

TU hai ucciso una persona? Bene, IO giustizia ti CONDANNO alla stessa sorte.

Il buonismo esiste e lo giustifico per i reati minori in cui una persona è in grado di rinsavire e riconoscere i propri errori.
IO rubo, mi giudicano colpevole con le giuste prove e quindi o anche gli altri rubano a me o io spero nel buonismo che mi permetterà di riscattarmi restituendo la merce rubata ed aggiungendo parte del mia vita come interessi per il aver commesso il reato.
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MessaggioInviato: Sab Mar 19, 2005 9:20 pm    Oggetto: Rispondi citando

maurizio ha scritto:
L'importante è che questi carcerati restino in prigione il meno possibile! Ma che dico, non devono neanche andare in prigione, una bella bacchettata sulle mani e via a casa.

Non ho mai detto questo. Ma tanto sei partito per la tangente, vai pure.

maurizio ha scritto:
Te non ti rendi conto di quanto ancora queste persone possono dare alla societa, a noi tutti, a te!

Non me ne frega una cippola di quanto possono dare alla società. Sono _persone_ e hanno il diritto di vivere PER SE' prima che per la società.

maurizio ha scritto:
A quanto ne ho capito leggendo qualche topic qua e la in questo sito si fa piu o meno cosi! No?

Come no! Solo che ci voglio anche *idee*, caro maurizio. Non solo luoghi comuni vestiti con gli abiti della domenica (delle palme). Buon Natale.
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MessaggioInviato: Sab Mar 19, 2005 9:24 pm    Oggetto: Rispondi citando

Flaz ha scritto:
Io sono curioso di sapre il motivo della benevolenza di Omino Na. Un po' lo invidio perchè credo che, per pensarla così, non ha paura di quello che quegli esseri, una volta liberati, possano fare. Io invece non ho paura, ho il terrore...... Mad Mad Mad

No, il punto è che voi vi mettete nei panni delle vittime, io mi metto nei panni del legislatore. E' diverso. Finché sei vittima puoi permetterti vendetta, odio e quant'altro, quando devi redigere una legge tutto ciò deve stare ben alla larga da te.
Il mio non è buonismo. E' cercare di rispettare la libertà e la dignità umana, innanzitutto. Ho tralasciato lunghi altri commenti e improperi al post di maurizio, che ha denotato uno degli atteggiamenti che più odio. Il mio non è buonismo; non potete pensare da vittime quando vi mettete a stilare una legge.
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MessaggioInviato: Sab Mar 19, 2005 9:25 pm    Oggetto: Rispondi citando

ice ha scritto:
TU hai ucciso una persona? Bene, IO giustizia ti CONDANNO alla stessa sorte.

O mio Dio... occhio per occhio... e dire che... quanti millenni sono passati? Tanti tanti...
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MessaggioInviato: Dom Mar 20, 2005 1:33 am    Oggetto: Rispondi citando

Omino Na ha scritto:
ice ha scritto:
TU hai ucciso una persona? Bene, IO giustizia ti CONDANNO alla stessa sorte.

O mio Dio... occhio per occhio... e dire che... quanti millenni sono passati? Tanti tanti...

Si e dalla storia si è tratta ben poca esperienza.
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MessaggioInviato: Dom Mar 20, 2005 3:05 am    Oggetto: Rispondi citando

bravo ice....
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MessaggioInviato: Dom Mar 20, 2005 3:58 am    Oggetto: Rispondi citando

Ultimo mio intervento, in risposta a ice e flaz.

[Considerazione a latere]
Uno dei problemi della legge (se mi è concessa questa divagazione) è che ha spesso a che fare con definizioni "ricorsive". Esempio: la legge dice che la legge è uguale per tutti. Bel casino, un'autodefinizione.
[/Considerazione a latere]

Lasciando perdere il problema (enorme) della certezza di colpevolezza, se la legge prevedesse che la legge può uccidere una persona, la legge (e con essa lo stato e quindi di riflesso ogni sua componente) sarebbe un'entità omicida. Peraltro sottoposta alla stessa legge (ritorna la ricorsività) e dunque passibile di analoga procedura.
Questa non è giustizia, è un circolo vizioso, è una spirale di violenza.

Intendiamoci: l'idea non è idiota o senza senso (anche Kant* - che io apprezzo per altre centinaia di aspetti, ma in questo no - la pensava più o meno nello stesso modo). Ma:

1 - SI PERDEREBBE COMPLETAMENTE la finalità rieducativa del criminale;
2 - NON SERVIREBBE DA DETERRENTE, e dunque si perderebbe anche una finalità preventiva (su questo fatto vi rimando alle numerose statistiche fatte neglio USA o in altre parti del mondo, i dati sono universalmente accettati);
3 - L'ENTITA' STATO (in qualsiasi veste si voglia porre) SI MACCHIEREBBE DI UN CRIMINE ANALOGO A QUELLO CHE PUNISCE**, nelle diverse sfaccettature ("predica bene, razzola male", "va contro la sua stessa natura legislativa"...)

Secondariamente:
4 - Inoltre ESISTEREBBERO talmente tanti TIPI DIVERSI DI OMICIDIO che non è possibile pensare di punirli tutti allo stesso modo. Chi segna il discrimen?

Concludo citando l'articolo che (... che bello ...) nella Costituzione Europea vieta la pena capitale (primo articolo del protocollo n°6): “Nessuno può essere condannato a tale pena, né giustiziato".
E' leggendo ancora queste frasi che ritrovo ancora un po' di ottimismo nel prossimo, di ottimismo nella vita.

*Bella la frase di un filosofo posteriore (non mi ricordo più bene chi) che definì la giustizia kantiana una "giustizia paleolitica", che è un po' l'epiteto che attribuirei alla legge del taglione proposta da ice.
**Cito una frase di Beccaria (dal suo famosissimo "Dei delitti e delle pene"): “Parmi un assurdo, che le leggi, che sono l'espressione della pubblica volontà, che detestano e puniscono l'omicidio, ne commettano uno esse medesime, e, per allontanare i cittadini dall'assassinio, ne ordinino uno pubblico”.
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MessaggioInviato: Dom Mar 20, 2005 12:31 pm    Oggetto: Rispondi citando

PRIMO
Omino Na ha scritto:
1 - SI PERDEREBBE COMPLETAMENTE la finalità rieducativa del criminale;

Guarda, sono d'accordissimo con te, sul fatto della paleoliticità e della bigbenghiana età della legge del taglione ma il mio discorso voleva essere imperniato su altri punti cardine. Ad esempio quello da te citato (che ho sopra riportato).

Torno sulle mie precedenti parole, a costo di essere ripetitivo, per ribadire che un criminale (se definito tale da giuste prove, ma questo è un discorso a parte) va punito e NON rieducato.
La rieducazione (in questo caso e solo in questo!) deve essere un qualcosa di insito in ogniuno di noi, non un qualcosa di appreso, deve essere una forma di pentimento che il "condannato" sente.

Se io rubo una macchina, posso essere incarcerato, multato, derubato a mia volta (sotto forma legale) e pagare il mio riscatto con la "perdita" di alcuni anni della mia vita in una forma alberghiera nota, che dora in poi chiameremo carcere.

Se io uccido una persona NON devo avere la possibilità di pentirmene, poichè, essendo il crimine commesso ben più grave di un semplice furto, non ha scusanti o appigli a nessun buonismo di sorta!

Ma cristosanto (cit, Wink ) vogliamo essere buoni a tutti i costi? ancora ancora accetto che il criminale venga messo all'ergastolo e pur di non saperlo più "in libertà" lo lascio a marcire in carcere. ma guai a chi lo lascia uscire per buona condotta, che SIMP*, equivale ad un pentimento ascoltato ed accolto. questo non deve esistere.



SECONDO
Omino Na ha scritto:
4 - Inoltre ESISTEREBBERO talmente tanti TIPI DIVERSI DI OMICIDIO che non è possibile pensare di punirli tutti allo stesso modo. Chi segna il discrimen?

Uccidere è sempre uccidere una persona, al massimo esistono tanti TIPI DIVERSI DI MODI DI FARE UN OMICIDIO, ma non scherziamo su queste cose o non diciamo frasi tanto per dire, così con leggerezza! Proprio tu che dai peso ad ogni lettera che compone una parola, mi commetti quest'errore... Rolling Eyes
Uccidere una persona pone fine alla sua vita, se poi è stato un caso involontario, premeditato, volontario, di legittima difesa, per errore, un incidente, un malinteso, o chissà che altro caso, beh... su questo ci affidiamo alla giustizia che con indagini e quant'altro scoprirà i fatti reali... si spera.



* Secondo Il Mio Parere
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MessaggioInviato: Dom Mar 20, 2005 1:46 pm    Oggetto: Rispondi citando

ice ha scritto:
Omino Na ha scritto:
1 - SI PERDEREBBE COMPLETAMENTE la finalità rieducativa del criminale;

Ok, ho compreso che non sei d'accordo col fine rieducativo insito nell'articolo della Costituzione.

ice ha scritto:

Omino Na ha scritto:
4 - Inoltre ESISTEREBBERO talmente tanti TIPI DIVERSI DI OMICIDIO che non è possibile pensare di punirli tutti allo stesso modo. Chi segna il discrimen?

Uccidere è sempre uccidere una persona, al massimo esistono tanti TIPI DIVERSI DI MODI DI FARE UN OMICIDIO*, ma non scherziamo su queste cose o non diciamo frasi tanto per dire, così con leggerezza! Proprio tu che dai peso ad ogni lettera che compone una parola, mi commetti quest'errore... Rolling Eyes

Nein! Se è vero che talvolta commetto errori di "trascuratezza" onde evitare di allungare troppo la frase, in questo caso il fatto non sussiste*. Esistono certo diversi modi di fare un omicidio, ma esistono anche ben diversi TIPI di omicidio. TIPI=TIPOLOGIE. Colposo, preterintenzionale, volontario... Che peso daresti a una pena per un omicidio colposo? E se è aggravato? E per un omicidio preterintenzionale.
Come non detto, vedo che mi hai risposto sotto... Wink
ice ha scritto:
Uccidere una persona pone fine alla sua vita, se poi è stato un caso involontario, premeditato, volontario, di legittima difesa, per errore, un incidente, un malinteso, o chissà che altro caso, beh... su questo ci affidiamo alla giustizia che con indagini e quant'altro scoprirà i fatti reali...

A parte il mio sorrisetto quando ho letto "fatti reali" (sorrisetto fuori luogo, lo ammetto, perché per quanto uno si possa imbottire di libri e letteratura, la giustizia comunque deve cercare una sorta di "verità"), il confine tra le tipologie non è mica sempre così netto. Vai a capire tu se è legittima difesa o se non lo è; basta un nonnulla che cambiano le cose - e cambiano drasticamente.

Faccio un paragone che mi sembra carino. Il fisica-matematica e in meccanica, moti per cui, cambiando di pochissimo le condizioni iniziali, si ottengono (a dati istanti) delle configurazioni diversissime del sistema vengono detti moti caotici. Questa proprietà viene detta "dipendenza sensibili dalle condizioni iniziali" o, più semplicemente "caos"; è affascinantissima ma è anche "terrificante" se ci pensiamo: la nostra capacità di prevedere è pressoché nulla: spostando di un nonnulla la pallina all'inizio, alla fine, invece che a Roma, la pallina è finita a New York (e non è solo un'esagerazione).
Analogamente accade in questo caso: cambiando di pochissimo le condizioni iniziali (ad esempio tra legittima difesa e omicidio: guarda che la linea di demarcazione è ASSOLUTAMENTE ONDIVAGA, per non dire soggettiva) l'effetto finale cambia DRASTICAMENTE: Roma vs New York si tramuta in VITA vs MORTE. Ti par poco? Affidare la legge al CAOS? A me pare terribile.

Ad ogni modo, mi hai risposto a due punti su quattro, ice; la mia opinione è che SE ANCHE UNO SOLO di quei quattro punti vale, la pena di morte non può esistere. A mio giudizio valgono tutti e quattro, accetto il fatto che per te non possano valere i due che hai detto. Ma che mi dici del fatto che è lo stato stesso che si macchia del crimine che condanna? Della frase del Beccaria?


*Chiarimento linguistico: se io invece che UCCIDERE parlo di TAGLIARE LE CIPOLLE, dico senza problemi che "ci sono tanti tipi diversi di taglio di cipolle". Analogamente... Wink
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MessaggioInviato: Dom Mar 20, 2005 2:11 pm    Oggetto: Rispondi citando

Non ti ho risposto a quei 2 punti perchè concordo con te.
Nei miei post precedenti ho infatti detto che finanzierei di mia tasca la prigionìa a vita per queste persone pur di saperle rinchiuse ed in un certo senso... impotenti.

Chiaro il tuo esempio fisico/tecnico sul caos.

Rimane dunque la "legge" (passami la parola) del se e solo se.
Ovvero: se e solo se le 4 tesi sono soddisfatte allora la pena di morte è ammissibile.

Detto questo, e ritornando sui binari iniziali, il mio punto cardine resta (che può essere non condiviso, sia chiaro... Wink Very Happy):
Nel caso in cui le 4 tesi espresse da Omino Na non sono soddisfatte, bisogna trovare un modo per condannare il colpevole dell'uccisione.
La soluzione non è che debba consistere nella pena di morte, ma NON deve nemmeno sfociare nel buonismo di inizio discussione.
Quest'ultima ipotesi, SIMP, è semplicemente ridicola.
E' come affermare che il carcere debba assumere una funzionalità deterrente (e di riflesso rieducativa), e non (come invece dovrebbe secondo me essere) punitiva.
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MessaggioInviato: Dom Mar 20, 2005 4:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

Tutta questa discussione non troverà mai un punto di incontro tra Omino No e Ice/flaz/maurizio per il motivo che Omino Na ha già detto. Lui è nell'ottica del legislatore e gli altri nell'ottica delle vittime. Il buonismo da voi citato non ha nulla a che fare con quello che Omino Na sostiene.. (l'ultima persona tra quelle che conosco che oserei definire BUONISTA!!! Shocked Confused )
Io sono d'accordo su ogni parola che Omino Na ha scritto. In particolar modo sulla storia della legge che dovrebbe punirsi da sola se accetta la possibilità della pena di morte.

ice ha scritto:
Si e dalla storia si è tratta ben poca esperienza.

Hai detto proprio bene.
Se pensi che la legge del taglione sia qualcosa di valido e accettabile anche oggi, non abbiamo davveo imparato niente dalla storia.

Omino Na ha scritto:
**Cito una frase di Beccaria (dal suo famosissimo "Dei delitti e delle pene"): “Parmi un assurdo, che le leggi, che sono l'espressione della pubblica volontà, che detestano e puniscono l'omicidio, ne commettano uno esse medesime, e, per allontanare i cittadini dall'assassinio, ne ordinino uno pubblico”.

e ricordo che il libro citato è stato pubblicato nel 1764! Shocked

ice ha scritto:
Nel caso in cui le 4 tesi espresse da Omino Na non sono soddisfatte, bisogna trovare un modo per condannare il colpevole dell'uccisione.
La soluzione non è che debba consistere nella pena di morte, ma NON deve nemmeno sfociare nel buonismo di inizio discussione.

Secondo me qui ti contraddici. Prima dici che sei favorevole alla legge del taglione e poi dice che sei contrario alla pena di morte. A logica se io uccido qualcuno allora lo stato ha diritto di uccidermi.. (occhio per occhio..)

Ribadisco il mio rifiuto della pena di morte per principio. E ha ancora una volta ragione Omino Na quando afferma che chi dice "sono contrario, MA..." e come se fosse favorevole. è solo un modo per non schierarsi apertamente a favore.
_________________
"To follow knowledge like a sinking star,
Beyond the utmost bound of human thought."
-- Ulysses, A. Lord Tennyson


L'ultima modifica di eleo il Dom Mar 20, 2005 5:42 pm, modificato 1 volta
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