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[karla]

ciao ragazzi, mi sento di scrivervi questo post perchè sono davvero abbastanza delusa della facoltà di scienze dell'educazione -a bergamo-...
non è curata dai docenti e se loro in primis non ti "stimolano" credo che pian piano anche tu studente, cominci a non capire piu il senso di ciò che studi...
non è possibile leggere testi ormai scritti quasi completamente da loro, con qualche citazione dei "grandi" della pedagogia o della psicologia, quasi sempre contestualizzata dal loro punto di vista...
non c'è passione, non c'è stimolo...
come posso imparare se ciò che mi insegnano è tutto filtrato dalle parole e dalle idee di un docente che, a mio parere, dovrebbe servirsi come "strumento" per condurti verso...
ti parlano di epistemologia, di saperi trasversali -che quindi comprendono più ambiti della conoscenza- e poi, se agli esami gli presenti un tuo percorso che tocca piu ambiti che si ricollegano alla materia da affrontare, ti svalutano...
un mio amico, interessato all'argomento di pedagogia sociale si è letto 2 libri in piu oltre a quelli dettati dal docente per l'esame... è partito con una sua mappa concettuale -sempre ben vista dai docenti- e con una poesia di Machado che affrontava il tema del "cammino"....
un lavoro non da tutti insomma...
arrivato all'esame il docente disinteressato di conoscere il percorso che aveva preparato qsto mio amico ha cominciato con domande tecniche a raffica...
questo mio amico, cmq preparato ha risposto a tutte, rimanendo impreciso riguardo ad una...
detto questo si è sentito dire che non aveva studiato abbastanza la materia e che per questo non meritava un voto piu altro di 25....
tutto il lavoro che questomio amico aveva preparato non gli è nemmeno stato chiesto...
ora io mi chiedo: tu docente, che scrivi un testo in cui citi le seguenti parole:
"lo stesso Bateson, per concludere, dice che bisogna

“..considerare ciascun individuo come parte di un sistema... e se si vuole capire un fenomeno lo si deve considerare nel contesto di tutti i circuiti completi ad esso pertinenti...”

e... parlando di trasversalità, mi dici che non bisogna limitarsi ad apprendere "a memoria" ma bisogna elaborare, ossia, soggettivizzare la conoscenza, ciò che si apprende, spiegandola toccando piu campi del sapere affinchè questo sapere si possa reputare concretizzabile..

tu, docente, che insegnamento trasmetti a me, affrontando un'interrogazione in un modo diverso da quello che dall'alto del tuo sapere "teorizzi"?!
ma stiamo scherzando!?!

io sono allibita.... e delusa.
agli esami nn è dato un valore, un senso. e ciò che studio non rispecchia nemmeno la natura stessa della facoltà di scienze dell'educazione.
per un esame otto libri quasi tutti "firmati" col nome del docente e dei collaboratori che ripetono e ricopiano qua e là autori che hanno fatto la storia, senza la bellezza di lasciare a noi studenti, il piacere di leggere questi autori direttamente.
cosi da lasciarci solo un loro ricordo frammentato e pressochè inutile...

devo dirti quello che vuoi all'esame, o -essendo una facoltà questa di lettere e filosofia- ho il diritto di elaborare delle mie considerazioni riguardo a ciò che studio?
se devo dirti quell che vuoi, allora che cavolo mi parli di "punto di vista dell'osservatore" di "contestualizzazione" o di altre cose che a questo punto, vengono solo smerciate e utilizzate per arrotondare lo stipendio mensile !?!
apprezzo molto l'impegno che ci mettete voi di ingegneria nell'affrontare gli esami, ma ancor di piu apprezzo la "linearità" che seguono i vostri docenti nell'affrontare le lezioni: sapete che degli esercizi vanno svolti in un certo modo, il docente vi fornisce "gli strumenti" e voi vi mettete in gioco sapendo che non c'è rischio ma che sarete "valutati" in base a parametri diciamo cosi onesti e inerenti alla natura della vostra facoltà.

non sono le materie di scienze dell'educazione da sminuire, è il menefreghismo dei docenti, a mio parere.
c'è un'istituzionalizzazione del sapere che fa schifo:
ed è rischioso che certi "elementi" insegnino "l'arte dell'educazione" che si allarga ai vari campi del sapere in questione- pedag., psicolog, didattica...-
quando il loro scopo è burocratizzare, fare conferenze stampa, progetti di alto livello..fino ad arrivare in università con la scorta solo perchè tu "hai collaborato con la moratti alla stesura della riforma"........

ma dov'è IL SENSO originario delle materie di studio della facoltà di scienze dell'educazione?
è andato del tutto perso.... e con lui anche il valore stesso della facoltà e ancor di piu, il valore del nostro alzarci la mattina per andare a seguire delle lezioni che vengono svolte col fine di occupare un tot di ore al mese, lasciandoti con un vuoto di senso e con una non-voglia di affrontare certi esami che sai, sono una pagliacciata.

la facoltà di ingegneria segue un processo "lineare"giustappunto per la tecnicità delle materie che affronta, la facoltà di scienze dell'educazione ha alla base un processo euristico (circolare) che si basa sulla complessità (giustappunto per le materie che affronta)..
il problema è che nel secondo caso, i docenti -a mio avviso se ne salvano 5 o 6- non sono coerenti a quanto detto e si nascondono dietro ad una retorica davvero lusinghiera...

e con questo chiudo il mio post e stasera me ne starò a casa a studiare, sperando di non diventare come gli esempi che ho di fronte ...
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she...maybe the chill that autumn brings...