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Omino Na · Inviato: Sab Mar 04, 2006 1:20 am Oggetto: La psicosi del brodo di cappone

Mi permetto di segnalarvi
questo illuminante e pungente corsivo di Michele Serra, che traduce in maniera eccellente una critica sociale che sento profondamente mia.

Specialmente sferzante (e tristemente veritiero) ove inventa il bel personaggio (dalle tinte vagamente o'brieniane) di Trauber e gli fa scrivere che

Endless · Inviato: Sab Mar 04, 2006 10:33 am Oggetto:

Frecciatine politiche a parte Cool

, condivido e apprezzo il corsivo che ci hai linkato.
Quel che dice è assolutamente attuale e vorrei fare dalla conclusione di Trauber un spunto di riflessione: dal fatto che la gente "crede solo a quello in cui vuole credere" non è assurdo inferire che l'opinione pubblica, la quale poggia sostanzialmente sulle impressioni e le credenze della gente (e solo in minima parte sul buon senso, purtroppo), abbia nelle sue fondamenta una vena malata di ottusità e irrazionalità che noi (Europei, con tutta la nostra storia alle spalle) francamente non ci possiamo più permettere.
Riguardo la tua esperienza di ieri sera sull'opinione di quel gruppo di ragazzine mi rammarico di dover constatare che quello che hai sentito dalle 19enni lo sento anche io (magari in altre forme e contesti, ma la sostanza è la medesima --> Sì cazzatina tutta da ridere, No film/rappresentazione tealtrale impegnato/a) dire ad alcune mie amiche che ormai navigano nel 22°/23° anno di età, e questo - se possibile - è ancora più _disperante_!
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Training autogeno: in caso di stress, eseguite il movimento in figura e ripetete:
"Amo il mio lavoro! Amo il mio lavoro! Amo il mio lavoro!"

Flaz · Inviato: Sab Mar 04, 2006 11:18 am Oggetto:

Endless · Inviato: Sab Mar 04, 2006 12:11 pm Oggetto:

Quello che dici Flaz è condivisibile, ma è poco connesso a quello che dicevo io.
Tu hai riformulato completamente la questione parlando di gusti, i quali per loro natura sono soggettivi.
Io non stavo discutendo di cosa sia meglio/giusto scegliere di vedere, se una partita o un'opera... non avrebbe senso una discussione così, in quanto sarebbe riassumibile in un istante con la frase "ovviamente ognuno sceglie ciò che gli pare".

Il punto è un'altro.
Io stavo constatando, come penso anche Omino Na (ma potrei aver inteso male!), che ad oggi la più parte nostra generazione (parola bruttissima ma che rende l'idea di un gruppo di persone nate entro un certo periodo storico) tende molto di più alle cose "semplici" di quanto non si facesse solo qualche decennio fa: questo fa sì che i ventenni degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta (non tutti ovviamente) fossero molto più _*"coscienti"*_ di loro stessi e del mondo che li circondava di quanto non siano quelli di questo periodo (non tutti ovviamente) che invece mi sembrano (e mi ci metto pure io!) decisamente troppo spensierati e anche un po' bambinotti; e questa condizione è decisamente insufficiente per poter affrontare degnamente i problemi del nostro tempo, almeno IMHO.
Anche nella ricerca dello svago c'è come una sorta di preoccupante avversione nei confronti di quasi tutto ciò che porta ad una crescita personale (forse ad evitare di dover fare sforzi) a favore di un insieme di altre vie che portano magari comunque al divertimento ma che spesso si rivela effimero e fine a se stesso...
Ora, con questo non stò dicendo che ogni volta che uno vuole divertirsi devo obbligatoriamente farlo attraverso spettacoli esclusivamente culturali; resta il fatto che questo rifiuto del Bello a favore del "non impegnativo" porterà nel medio lungo termine risultati che giustificheranno ancor di più l'esclamazione di Cicerone citata dall'autore del topic.
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