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Endless Utente adulto


Registrato: 23/12/03 18:06 Messaggi: 2905 Residenza: Bergamo (provincia)
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Inviato: Mer Apr 26, 2006 10:01 pm Oggetto: [CINA] Semplicemente ridicoli |
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"Esistono solo sei esemplari al mondo della Ferrari (una 330 P4, anno 1967) che il vicepresidente della commissione europea, Franco Frattini, mostra in questa foto. Anzi, sette, perché quella fotografata è un'auto taroccata, imitata perfettamente in Cina. Durante un'iniziativa europea sulla contraffazione a Bruxelles, Frattini ha fatto vedere la foto della berlina rossa fiammante, parcheggiata in una zona periferica di Shangai."
Fonte: Repubblica.it
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Training autogeno: in caso di stress, eseguite il movimento in figura e ripetete:
"Amo il mio lavoro! Amo il mio lavoro! Amo il mio lavoro!" |
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Francesco Utente adulto


Registrato: 23/12/03 15:24 Messaggi: 2113 Residenza: Busnago (MI)
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Inviato: Gio Apr 27, 2006 1:00 am Oggetto: |
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già abbastanza scandaloso... ma purtroppo è un fenomeno già noto, illustri esempi le famose quanto bellissime Shelby Cobra, ma anche per restare da noi le serie limitate della Delta Evoluzione, che valgono ad oggi parecchie decine di migliaia di euro...
L'unico vero modo per smascherare i truffatori è una tracciatura efficace (che segua pari pari la vita del veicolo) da parte della casa, in base al n° di telaio, ma ci vuole anche un occhio un po esperto per sventare i falsi "furbi" o quelli "fatti bene" soprattutto se non sono solo 6 le vetture in circolazione.
Ci sono case come la Lancia, che a richiesta rilasciano un certificato di autenticità, anche abbastanza particolareggiato, il quale dimostra che il vostro numero di telaio corrisponde effettivamente alla vettura che ci sta attorno. _________________ God is real........... unless declared integer or long |
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maurizio Utente maturo


Registrato: 07/01/05 12:26 Messaggi: 1523 Residenza: Vidalengo
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Inviato: Gio Apr 27, 2006 8:13 am Oggetto: |
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Gran parte della produzione e ricchezza cinese si basa sulla contraffazione di prodotti occidentali. Non è facile combattere questo fenomeno, che è difeso addirittura dal governo cinese...
Sono comunque d'accordo con il Taio: ridicoli... |
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vittorio Utente adolescente


Registrato: 17/02/06 10:35 Messaggi: 358 Residenza: Cenate Sopra
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Inviato: Gio Apr 27, 2006 11:43 am Oggetto: ma ridicoli dove? |
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Non sono poi così daccordo sulla questione del ridicolo e neppure sul valore aggiunto del marchio.
Quando la Cina esportava il cotone e la seta grezzi che venivano da loro prodotti in enorme quantità, andava tutto bene (valore aggiunto minimo).
Quando le industrie occidentali hanno cominciato a spostare la loro produzione andava ancora più o meno tutto bene...
Più o meno perchè le industrie di qui chiudevano e i lavoratori venivano (e vengono) licenziati per non venir più riassunti da nessuno, la disoccupazione saliva, ma, cazzo, ci raccontavano che è per lo "sviluppo dell'impresa", per la "dinamicità economica" e abbiamo buttato giù il rospo.
Prima NIke e adidas e poi tutto il resto si sono spostati in cina (ma non solo) per la produzione, appoggiandosi alle cosiddette "multinazionali ombra".
Primo problema:
La nike richiede alla multinazionale ombra di produrre 100 magliette "nike do it". La multinazionale ne produce 900. Sulle prime 100 appiccica i bollini nike (accuratamente spediti dall'america) e le spedisce appunto alla nike, mentre sulle altre 800 che fa?
O le vende senza bollino o ne mette un'altro o lo imita. SCANDALO
Secondo problema: stragi.
Alcune aziende cinesi vanno a fuoco e ci muoiono detto TUTTI i dipendenti (perchè i cancelli e le porte erano chiuse con una catena per impedire ai dipendenti sottopagati di "lavorare troppo poco".
Terzo problema: Le "multinazionali ombra si dicono: "cazzo, facciamo noi tutto il lavoro, perchè non li vendiamo noi (nel primo mondo) i nostri prodotti?!". Smettendo tra l'altro di essere multinazionali ombra per diventare multinazionali e basta.
E qui le frontiere che avevano fatto passato senza problemi il cotone grezzo e le magliette cinesi della nike (in barba ai cassaintegrati) iniziano a dare qualche problema...
L'esempio che ho fatto si basa sul tessile, ma non è il solo settore. Bisognerebbe essere un poco coerenti con queste cose: prima vogliamo il neoliberismo (per metterlo nel culo al terzo mondo), ma quando la cina inizia a mettercelo nel culo non vogliamo più applicarlo con lei.
E' come se decidessimo di giocare una partita a poker in cui solo noi possiamo tenere in mano gli assi e pretendere che sia equa. Se non sbaglio rispecchia perfettamente la logica del "botte piena e moglie ubriaca".
In quando ai marchi e al copyright, come informatici dovremmo aver presente cosa siano veramente e quanto poco servano per tutelare i marchi e quanto invece servano a controllare e martoriare la creatività e produttività dei singoli e dei deboli. (vedi caso dei trenini di ieri) http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=4735&numero=999
Sono riusciti a riprodurre una macchina ugualle alla ferrari?
Buon per loro, non ci perdo di sicuro il sono... _________________
Io nacqui a debellar tre mali estremi: tirannide, sofismi, ipocrisia. {T. Campanella} |
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xjp Utente adolescente


Registrato: 25/02/05 15:25 Messaggi: 646 Residenza: Bergamo
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Inviato: Gio Apr 27, 2006 1:15 pm Oggetto: |
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Cmq la frase di Nike è "Just do it"  _________________ VENDO! |
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abaddon Utente adulto


Registrato: 05/04/04 16:32 Messaggi: 2033
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Inviato: Gio Apr 27, 2006 2:08 pm Oggetto: |
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secondo me non ha molto senso quello che hai detto.... la nike o qualsiasi altra multinazionale sfrutterà anche le imprese orientali non lo metto in dubbio, avessi un azienda lo farei pure io... scusa perchè dovrei spendere 10€ per produrre una maglietta quando potrebbe costarmi 2€? là saranno sicuramente sottopagati... non penso pero' che il mio appalto gli cambi la situazione sociale... son loro che devodo darsi fuori e iniziare a far valere i loro diritti...
Comunque tralasciando questo discorso, se io dico di produrre 100 magliette perchè la ditta deve produrne 900? ne produce 100 fine, la sua produzione minima è 900? ok, avvisa quelli della nike e loro decideranno se comparne 900 o lasciar perdere, che cazz vuol dire io ne produco di + e poi le smercio in giro con un marchio tarocco??
Altra cosa... anche se vendo 800 magliette a mio nome, non ci metto sopra un marchio simile a quello della nike, non ci metto un baffo più corto di mezzo centimetro... se al posto del baffo ci metti un cerchio non credo che le multinazionali si incazzino troppo, sicuramente di meno.
Che diritto hai te si usare un nome, un marchio che mi sono costruito e che mi rende per guadagnarci sopra alle mie spalle? a sto punto mettiamoci tutti a costruire borse cazzute e appiccichiamoci sopra marchi come DG, Armani, ecc...
Anzi ora vado a mettere il cavallino rampante sulla Panda e sulla Uno e la vendo come una edizione speciale della F40....
Loro saranno sicuramente sfruttati, questo non li autorizza a sfruttare pero' un marchio non loro. Volete entrare nel grande mercato e non essere più fantasmi? OK! fatevi un vostro marchio, nessuno ve lo vieta, il problema è che far conoscere un marchio non è la cosa più semplice di sto mondo... e i cinesini lo sanno....
Fine |
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vinz Amministratore


Registrato: 12/12/03 12:56 Messaggi: 6648 Residenza: San Pellegrino Terme (Bergamo)
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Inviato: Gio Apr 27, 2006 6:59 pm Oggetto: |
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Bravo abaddon, hai risposto esattamente quello che avrei risposto io! _________________ Let the future tell the truth and evaluate each one according to his work and accomplishments. The present is theirs; the future, for which I really worked, is mine.
Nikola Tesla |
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vittorio Utente adolescente


Registrato: 17/02/06 10:35 Messaggi: 358 Residenza: Cenate Sopra
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Inviato: Gio Apr 27, 2006 7:21 pm Oggetto: |
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vinz ha scritto: | Bravo abaddon, hai risposto esattamente quello che avrei risposto io! |
La questione non è solo sul marchio....
Piccola provocazione: che differenza c'è tra la maglietta "just do it" e la stesas maglietta prodotta dalla stessa operaia cinesa ma con il logo "eccheccazzo, fallo!"?
I marchi sono solo la punta dell'Iceberg. Il resto sta sotto....
....e sebbene la tua metaforica impresa, caro abbadon, non abbia responsabilità dirette nello sfruttamento della manodopera cinese, la somma delle mentalità (uguali) di diecimila imprenditori "rampanti" come te, ne ha parecchie... _________________
Io nacqui a debellar tre mali estremi: tirannide, sofismi, ipocrisia. {T. Campanella} |
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Endless Utente adulto


Registrato: 23/12/03 18:06 Messaggi: 2905 Residenza: Bergamo (provincia)
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Inviato: Gio Apr 27, 2006 9:16 pm Oggetto: |
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Premessa
A volte è commovente vedere come persone aggrappate ciecamente ad un particolare credo politico tentino – quasi grottescamente -, in un afflato di ingenuità, di dare spiegazioni consistenti a dinamiche che, ovviamente, eccedono di larga misura le potenzialità e di queste persone, e degli ideali che ci vorrebbero vendere per Verità.
Detto ciò andrò a cercare, se pur con non poco sforzo, sprazzi di credibilità nelle parole che ci hai regalato.
vittorio ha scritto: |
Quando la Cina esportava il cotone e la seta grezzi che venivano da loro prodotti in enorme quantità, andava tutto bene (valore aggiunto minimo).
Quando le industrie occidentali hanno cominciato a spostare la loro produzione andava ancora più o meno tutto bene...
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Queste premesse, per quanto inutilmente polemiche, sono accettabili… i problemi iniziano invece subito dopo:
vittorio ha scritto: |
Più o meno perchè le industrie di qui chiudevano e i lavoratori venivano (e vengono) licenziati per non venir più riassunti da nessuno, la disoccupazione saliva, ma, cazzo, ci raccontavano che è per lo "sviluppo dell'impresa", per la "dinamicità economica" e abbiamo buttato giù il rospo.
Prima NIke e adidas e poi tutto il resto si sono spostati in cina (ma non solo) per la produzione, appoggiandosi alle cosiddette "multinazionali ombra".
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Posto che credo di interpretare un sentimento comune se ti chiedo di lasciare, se ti è possibile, i cazzi fuori da questo rispettabile forum mi piacerebbe moltissimo capire come fai a sparare a zero su certe poliche decisionali d’azienda introducendoti ad esse con un fantozziano “Più o meno”.
Vedi Vittorio, le cose stanno così: (te l’ha già detto chiaramente anche Abaddon, ma dato che repetita iuvant… )
- E’ da sempre considerata buona gestione aziendale quella che mette nelle lista delle cose fare il contenimento dei costi.
- Alcuni paesi asiatici, avendo costi del lavoro particolarmente contenuti (non stò parlando di contenuti in modi eticamente corretti o meno, per ora mi stò limitando ai fatti economici), offrono indubbi vantaggi quantomeno per le forti riduzioni di costi di produzione che ci permettono di operare ospitando i nostri stabilimenti.
- Fatte queste due asserzioni, è stato naturale inferire che una buona soluzione a questo tipo di problemi poteva essere proprio la delocalizzazione di talune nostre fabbriche.
Licenziare dei lavoratori non è un divertimento per nessuno! – Casi patologici esclusi - Fattene una ragione..!
(Anche se non credo ce la farai dato che ho come la vaga impressione che nella tua concezione del sistema economico produttivo le uniche due classi possibili siano quelle del “Padrone sfruttatore” e del “povero operaio sfruttato”… concezione se pur tragicamente obsoleta e lontana dalla realtà, rispetto al pari delle altre, sia chiaro.)
Quando si arriva alla decisione di dichiarare degli esuberi di risorse umane significa che tutti i tentativi di cercare per queste dei riposizionamenti all’interno dell’azienda sono falliti; e questo normalmente, può verificarsi per due motivazioni:
- Il posto di quel lavoratore non è più sostenibile dall’impresa. (Possibili cause potrebbero essere la necessità di diminuire i volumi produttivi per via di una contrazione della domanda, la necessità di aumentare… ect. ect.)
- L’insufficiente qualificazione dell’individuo per poterlo reinvestire nell’azienda in altre, magari più tecnologiche o professionalizzate, nuove mansioni.
Come vedi, quando si arriva a certi punti, la situazione non è rosea per nessuno degli attori che si muovono in una azienda, neppure per i vertici, e soprattutto non è affatto sempliciotta come tu hai voluto presentarla, e se veramente avessi fatto tuoi i concetti alla base delle semplici considerazioni che ho fatto io fin qui quali appunto lo sviluppo dell’impresa e la dinamicità economica, che tu stesso hai citato per altro!, ti sarebbe bastato affiancarli al buon senso per evitare di scrivere quelle castronerie.
Ora invece c’è una parte quasi divertente: hai cercato di venderci ulteriori falsità tentando di mascherarle con confusi esempi di problemi legati allo sfruttamento del lavoro miste a certe tue perverse logiche di mercato; ma vediamo di fare un po’ di luce anche su queste perle:
vittorio ha scritto: |
Primo problema:
La nike richiede alla multinazionale ombra di produrre 100 magliette "nike do it". La multinazionale ne produce 900. Sulle prime 100 appiccica i bollini nike (accuratamente spediti dall'america) e le spedisce appunto alla nike, mentre sulle altre 800 che fa?
O le vende senza bollino o ne mette un'altro o lo imita. SCANDALO
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Tolta la precisazione sulla frase che già è stata fatta, passerei alla risoluzione del problema, partendo dal riordino dei dati:
Dati:- domanda: 100 magliette con scritta
- produzione: 900 magliette, di cui 100 con bollino (da rispedire) e 800 in avanzo.
Richiesta:Cosa può fare il buon cinesino con le 800 magliette in aggiunta? Soluzione:- Può venderle per conto suo senza bollini! (Risposta di Lucia, mia cugina: 6 anni.
)
- Risposta del primo cretino che passa: chi gli ha detto di produrle?!? Ma deve occuparsi la Nike dei problemi di saturazione della produzione del fabbricante?!? Che problemi ci sono a venderle con un proprio logo senza sfruttare indebitamente l’immagine di marchi che non gli appartengono?!?
vittorio ha scritto: |
Secondo problema: stragi.
Alcune aziende cinesi vanno a fuoco e ci muoiono detto TUTTI i dipendenti (perchè i cancelli e le porte erano chiuse con una catena per impedire ai dipendenti sottopagati di "lavorare troppo poco".
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Dati:- Aziende cinesi che vanno a fuoco: alcune (???)
- Dipendenti bruciati dentro: TUTTI. (
)
- Catene: una
Richiesta:
Soluzione:- Cosa significa questa cosa hai scritto scusa..? Se ti commissiono 100 magliette tu me ne fai 900 e ne vendi 800 sfruttando il nome poi devo anche venire da te ad insegnarti le norme di sicurezza sul posto di lavoro? Se bruciava una fabbrica a Milano non era comunque una strage? Ma in Cina non c’è mica un SacroSanto Governo comunista? Cosa fa per impedire queste cose? Ma come niente?!? Ma i Governi comunisti non dovrebbero essere OO (Operaio-Oriented)? Bah… questo problema non mi è chiaro per niente…
Vediamo il prossimo!
vittorio ha scritto: |
Terzo problema: Le "multinazionali ombra si dicono: "cazzo, facciamo noi tutto il lavoro, perchè non li vendiamo noi (nel primo mondo) i nostri prodotti?!". Smettendo tra l'altro di essere multinazionali ombra per diventare multinazionali e basta.
E qui le frontiere che avevano fatto passato senza problemi il cotone grezzo e le magliette cinesi della nike (in barba ai cassaintegrati) iniziano a dare qualche problema...
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Dati:- Cazzo;
- Cotone grezzo;
- Magliette cinesi della nike;
- Barba dei cassaintegrati;
- Qualche problema. (Avanzato : problema che contiene qualche problema. (Ricorsione) (Facoltativo) 10 punti.)
Richiesta:
Soluzione:- Cosa significa questa cosa hai scritto scusa..? Ma che “facciamo tutti noi” dicono le multinazionali ombra? Ma se fanno solo la produzione!!? Cosa vorrebbe dire “perché non li vendiamo noi nel primo mondo i nostri prodotti? Primo non sono “loro”. Secondo: se loro producono perché dovrebbero mettersi a vendere? Secondo te hanno chance di vendere qualcosa di contraffatto nel primo mondo a più di un’euro? Ha senso subire una così sleale concorrenza? Secondo te il primo mondo stà qui con le mani in mano mentre il terzo mondo gli vende i prodotti dei quali gli ha anche rubato la proprietà intellettuale?
Da come scrivi sempre sostenitore di queste scellerate logiche (illogiche) di mercato. Volevo chiederti, - NON POLEMICAMENTE - ma tu dove vivi? Pensi che pensare “pro Cina contraffazioni” ti salvi da questo? Mi pare che anche tu sia al di quà dal terzo mondo, ed è agghiacciante se non raccapricciante vedere come un individuo possa snaturarsi a tal punto (per sostenere un ideale, il solito ben noto ideale…) da sostenere attivamente politiche che ledono profondamente il già provato motore economico del proprio Paese.
vittorio ha scritto: |
L'esempio che ho fatto si basa sul tessile, ma non è il solo settore. Bisognerebbe essere un poco coerenti con queste cose: prima vogliamo il neoliberismo (per metterlo nel culo al terzo mondo), ma quando la cina inizia a mettercelo nel culo non vogliamo più applicarlo con lei.
E' come se decidessimo di giocare una partita a poker in cui solo noi possiamo tenere in mano gli assi e pretendere che sia equa. Se non sbaglio rispecchia perfettamente la logica del "botte piena e moglie ubriaca".
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Se portare la produzione in un paese, dando quindi un sonoro incoraggiamento al suo sistema economico (perché fabbriche significa posti di lavoro, significa aumento del PIL del paese ospitante, significa rimpinguamento dell’erario dello stesso tramite tasse ed imposte, ect. ect.) e dover in cambio subire una concorrenza spietata e sleale significherebbe dimostrazione di coerenza, allora sappi che sono un fiero incoerente.
Non stò poi a polemizzare sugli assi nel poker (che non decretano affatto la vittoria di una mano se l’avversario ad esempio ha quel che si dice “Colore” in mano) e neppure mi soffermerò a farti notare che sei andato totalmente off topic, con il tessile quando qui si parlava di Ferrari perché il tutto è servito a discutere un po’ di questioni tutt’altro che banali.
vittorio ha scritto: |
In quando ai marchi e al copyright, come informatici dovremmo aver presente cosa siano veramente e quanto poco servano per tutelare i marchi e quanto invece servano a controllare e martoriare la creatività e produttività dei singoli e dei deboli
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Marchi e copyright suggellano, simboleggiano e proteggono l’eccellenza di alcuni dei migliori risultati che l’umanità abbia mai ottenuto, garantiscono che gli sforzi per questo proferiti non debbano andar nel vento come le foglie in ottobre.
I risultati migliori costano sforzi titanici per essere raggiunti e mantenuti tali… Google docet, Ferrari docet, ect. ect..
I singoli e i deboli (economicamente intendi vero?) se sono forti di capacità autentiche vengo fuori lo stesso, non preoccuparti.
Immaginare un mondo senza distinzione in cui ogni cosa è identica all’altra ed ogni distinzione è tacciata di indemotraticità è incoscenza allo stato puro.
O meglio, un mondo senza marchi e senza meriti, non può esistere se non in qualche polveroso libro sovietico.
vittorio ha scritto: |
Sono riusciti a riprodurre una macchina ugualle alla ferrari? | No, affatto.
E questo mi pare evidente…
vittorio ha scritto: |
Buon per loro, non ci perdo di sicuro il sono...
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Bene, e con questa brillante conclusione, siamo giunti all’epilogo di questa noiosa ma dovuta risposta ad un messaggio di Vittorio che ringrazio per il nutrito numero di spunti di riflessione che mi ha offerto e permesso di sviluppare, se pur brevemente.
P.S.: Magliette con scritte diverse, sono sanamente diverse. -> Concorrenza leale. (e.g.: Nike VS Adidas VS Fila ect.).
Magliette con lo stesso logo vendute per vie traverse senza consenso di chi le ha inventate e rese famose investendo non poco denaro, sono un piaga.
Eppure mi pare così evidente...
E' come se io andassi cantando alle donzelle di Bergamo versi magnifici di illustri poeti italiani spacciandoli per miei... ti sembra corretto Vittorio?
E se quei versi fossero addirittura tuoi?!?
E per concludere, la somma delle mentalità imprenditoriali fa la parte viva* di un paese, quella che sfama la parte che vuole vita comoda, zero rischi di capitale proprio, tanti aumenti e poche ore di lavoro.
Questa* categoria, come dici ha indubbiamente enormi responsabilità ma in uno Paese esiste anche il Governo e di quello cinese mi pare si conosca già la mia opinione dopo quanto scritto sopra.
L'augurio più grande che posso farti è quello di ritrovarti fra pochi anni piccolo imprenditore, anche sono come attività autonoma e poi mi dirai che le scelte che allora ti sembreranno ovvie sono compatibili con quello che dici oggi, che, francamente, ha un taglio deliberatamente unilaterale e tutt'altro che onnicomprensivo... se guardi più in là delle nefandezze con cui ti indottrinano alla sede del partito vedrai i problemi veri della gente, delle aziende: il tutto non esattemente conciliabile con il "way to think" che ci proponi tu. _________________
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"Amo il mio lavoro! Amo il mio lavoro! Amo il mio lavoro!"
L'ultima modifica di Endless il Gio Apr 27, 2006 9:42 pm, modificato 6 volte |
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Tomaux Utente adulto


Registrato: 12/08/04 17:56 Messaggi: 2494 Residenza: bergamo
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Inviato: Gio Apr 27, 2006 9:17 pm Oggetto: |
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è veramente da leggere tutto? dai... ci provo... tanto non volevo andare a letto presto... _________________ A volte mi fermo e penso:
"THE EARTHQUAKE!!! OH MY FUCKING GOD, THE EARTHQUAKE!!!"
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Endless Utente adulto


Registrato: 23/12/03 18:06 Messaggi: 2905 Residenza: Bergamo (provincia)
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Inviato: Gio Apr 27, 2006 9:20 pm Oggetto: |
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Tomaux ha scritto: | è veramente da leggere tutto? dai... ci provo... tanto non volevo andare a letto presto... |
Ho provato a sintetizzare con elenchi puntati ma meglio di così non ho saputo fare...
Le sei modifiche sono state imposte dai 600.000 errori che c'ho trovato ririleggendo...  _________________
Training autogeno: in caso di stress, eseguite il movimento in figura e ripetete:
"Amo il mio lavoro! Amo il mio lavoro! Amo il mio lavoro!" |
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xjp Utente adolescente


Registrato: 25/02/05 15:25 Messaggi: 646 Residenza: Bergamo
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Inviato: Gio Apr 27, 2006 10:06 pm Oggetto: |
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Endless ha scritto: |
Dati:
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Hahahahaha spettacolo _________________ VENDO! |
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maurizio Utente maturo


Registrato: 07/01/05 12:26 Messaggi: 1523 Residenza: Vidalengo
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Inviato: Gio Apr 27, 2006 10:17 pm Oggetto: |
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Endless, ti straquoto! Cavolo che risposta che hai tirato fuori...complimenti  |
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Francesco Utente adulto


Registrato: 23/12/03 15:24 Messaggi: 2113 Residenza: Busnago (MI)
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Inviato: Gio Apr 27, 2006 10:41 pm Oggetto: |
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bellissima Endless! e anche molto vera... _________________ God is real........... unless declared integer or long |
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Ghisa Utente adulto


Registrato: 06/02/04 20:29 Messaggi: 2588 Residenza: San Pellegrino Terme
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Inviato: Ven Apr 28, 2006 8:24 am Oggetto: |
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Taio, smettila di sparare cazzate, il colore vale meno di un poker d'assi!!!
E poi nel caso di una combinazione uguale (due o più giocatori con, che so, una coppia, tris, full ecc.) la combinazione "agli assi" è superiore a quella senza.
 _________________ Principio di Indeterminazione di Heineken: Non potrai mai essere sicuro del numero di birre che hai bevuto la notte scorsa.
LucaGhisalberti.com |
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