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Riforma del ministro dell'istruzione
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Autore Messaggio
bubu
Utente adolescente
Utente adolescente


Registrato: 24/03/06 20:57
Messaggi: 529
Residenza: Serina

MessaggioInviato: Lun Nov 03, 2008 1:20 am    Oggetto: Rispondi citando

ho chiesto a mia sorella di intervenire:
Sara: non ho letto la vostra discussione perchè non ho tempo e senza offesa son stanca di discussioni ormai inutili e che non porteranno comunque ha una risoluzione fattibile. Io sono contraria a questa riforma per una serie di motivi, che non sto a riportare, ma che ritengo importanti dal punto di vista didattico e formativo in questa nostra società (non mi riferisco ne a grembiule ne al voto in condotta peraltro sempre stato presente come l'educazione civica!!!). Visto però che mi avete interpellato vi propongo alcuni semplici articoli
(articolo 1, articolo 2 , articolo 3)scritti da importanti pedagogisti contemporanei che hanno scritto diversi libri, tra cui un mio docente (Cesare Scurati) per farvi riflettere,
con questo non voglio condizionare nessuno ma spero che possa servire a farvi riflettere su chi ci rimette di più: le insegnanti perdenti posto o la formazione educativa e didattica dei nostri bambini? Personalmente da insegnante mi preoccupo naturalmente anche del posto, ma ancor di più non sottovaluto la possibilità di avere un domani dei figli che dovranno frequentare questa scuola!

un saluto a tutti
Sara Wink
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SilvioMoioli
Utente neonato
Utente neonato


Registrato: 24/02/06 14:25
Messaggi: 24

MessaggioInviato: Gio Nov 06, 2008 1:10 pm    Oggetto: Rispondi citando

Aggiungo un paio di considerazioni all'ottima discussione che sta venendo fuori.

Personalmente sono in dubbio se essere d'accordo o meno col maestro unico alle elementari, metto però in luce un problema immediato che si solleva: l'anno prossimo, le maestre che diventeranno "uniche" saranno probabilmente le più anziane (in termini lavorativi e anagrafici) per ovvi motivi di precedenza. Peccato che le maestre più anziane siano anche le meno adatte a mettersi a fronteggiare una classe per così tante ore perchè ovviamente hanno meno energie di quelle giovani, che non vedranno rinnovati i loro contratti. Nota: non è farina del mio sacco ma dalla mamma della mia morosa che è maestra.

Per dirla alla moda degli automatici: speriamo (ma sarà difficile) che il transitorio sia breve, forse sarebbe stato meglio pensare a qualche misura per renderlo più graduale.

Sui tagli all'Università (legge 133, non Gelmini) sono invece molto più critico. Cito Mascheretti: "non si dovrebbero mai tagliare le spese, ma le attività..." E' chiaro che in un momento di crisi si debba tagliare da qualche parte, e un provvedimento come quello del maestro unico può essere condiviso o no ma di sicuro ha il pregio di spiegare come si taglia. Avrei visto molto, molto più volentieri la messa in campo di un sistema in qualche misura meritocratico per tagliare selettivamente laddove è meglio; tagliare i fondi "in generale" non mi sembra un buon approccio. (Nota: questo è quel che ho capito, spero di non essermi sbagliato, in tal caso correggetemi)

Aggiornamento: forse qualcosa si muove.

Butto lì la mia opinione conclusiva, sperando di non dirottare una discussione finora costruttiva: credo che uno stato che intende investire nel proprio futuro farebbe meglio a pagare le sue menti migliori piuttosto che tentare di mantenere viva un'azienda capace solo di lamentarsi anzichè rinnovarsi in un mercato che cambia (Alitalia). In questa luce vedo generalmente negativi i tagli all'istruzione: sono davvero necessari? Non sarebbe stato meglio tagliare Alitalia al posto di scuola e Università?
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Silvio Moioli

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