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Omino Na Utente maturo


Registrato: 27/12/03 12:27 Messaggi: 1321 Residenza: Seriate (BG)
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Inviato: Mer Dic 28, 2005 6:40 pm Oggetto: Considerazione inattuale |
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Considerazione inattuale sulla lingua francese.
La lingua francese è piuttosto strana per sua stessa conformazione: nel parlato ha una "ridondanza" quasi nulla; nello scritto ha una "ridondanza" molto più alta.
Intendo dire che nel parlato, cambiando di pochissimo la parola, magari cambiando anche solo un fonema, con ottima probabilità otteniamo un'altra parola "valida". Ad esempio cambiando solo il fonema /o/ di "corp" in quello /oeu/ di "coeur" otteniamo un'altra parola valida, e questo capita con la maggior parte delle parole e con la maggior parte dei cambiamenti. (viceversa in italiano è più raro che cambiando un fonema di una parola otteniamo un'altra parola valida).
Nel parlato un po' di "ridondanza" è essenziale per una migliore comprensione del messaggio. Dunque nel parlato il francese si comporta piuttosto male.
D'altro canto nello scritto avere ridondanza è piuttosto inutile; meglio anzi avere parole simili e corte. Ecco dunque che se il francese si trascrivesse foneticamente esattamente nel modo in cui si parla, sarebbe un'eccezionale lingua scritta. Ma l'aggiunta di ridondanza nello scritto specifica dei fattori (desinenze verbali, nominali, plurali et similia) che sarebbe ben meglio specificare nel parlato.
Questa inversione di ridondanza rispetto all'utilità è piuttosto strana.
Chi condivide? _________________ "Se un matematico e un fisico riescono a mettersi d'accordo su una cosa è molto ma molto probabile che questa sia vera." (Wiso, da it.scienza.matematica) |
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Brasco Utente bambino


Registrato: 18/10/05 17:18 Messaggi: 140 Residenza: bergamo
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Inviato: Gio Dic 29, 2005 2:14 am Oggetto: |
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io _________________ Mi hanno detto che pestare una MERDA porta bene...
...ma, anche se sono stato tentato di farlo, ritengo che che con la violenza nn si risolva nulla. |
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Tomaux Utente adulto


Registrato: 12/08/04 17:56 Messaggi: 2494 Residenza: bergamo
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Inviato: Gio Dic 29, 2005 10:40 am Oggetto: |
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la lingua francese come tutte le lingue del mondo non è stata creata dal nulla a tavolino da esperti di teoria dell'informazione e della trasmissione.
è nata da una lunghissima trasformazione durata migliaia di migliaia di anni.
è come sperare che le strade di una città siano tutte perpendicolari... o che la capitale sia nel centro esatto di uno stato rotondo (cfr. macchiavelli) in teoria sarebbe il meglio, in pratica è impossibile.
certo è strani che il "darwinismo" intrinseco di un linguaggio non abbia portato ad una spontanea ottimizzazione del linguaggio scritto e parlato. evidentemente ci sono delle dinamicha che ingnoriamo. _________________ A volte mi fermo e penso:
"THE EARTHQUAKE!!! OH MY FUCKING GOD, THE EARTHQUAKE!!!"
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Omino Na Utente maturo


Registrato: 27/12/03 12:27 Messaggi: 1321 Residenza: Seriate (BG)
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Inviato: Sab Dic 31, 2005 3:42 am Oggetto: |
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Tomaux ha scritto: | la lingua francese come tutte le lingue del mondo non è stata creata dal nulla a tavolino da esperti di teoria dell'informazione e della trasmissione.
è nata da una lunghissima trasformazione durata migliaia di migliaia di anni.
è come sperare che le strade di una città siano tutte perpendicolari... o che la capitale sia nel centro esatto di uno stato rotondo (cfr. macchiavelli) in teoria sarebbe il meglio, in pratica è impossibile.
certo è strani che il "darwinismo" intrinseco di un linguaggio non abbia portato ad una spontanea ottimizzazione del linguaggio scritto e parlato. evidentemente ci sono delle dinamicha che ingnoriamo. |
L'esempio delle città a mio avviso non calza molto, perché bene o male, un po' tutte hanno seguito approssimativamente una logica nell'espansione; trovi la città costruita a cerchi concentrici e poi un po' di raggi che li tagliano (Parigi), trovi la città costruita in maniera più spiraleggiante (Milano), ma comunque c'è sempre una logica.
Quello che trovo strano è ben espresso dalla tua seconda osservazione; è proprio questo il punto! Strano che la lingua non si sia evoluta in maniera naturale verso una spontanea ottimizzazione... (questo vale per il francese, ma anche per il linguaggio in generale).
Credo che dal tardo Novecento una spinta maggiore in questo senso ci sia, non parlo della creazione di lingue come l'Esperanto, che alla fin fine sono rimaste la torre d'avorio di pochi eletti, proprio contrariamente al loro proposito iniziale. Parlo di una necessità di ottimizzazione che nasce con l'avvento della globalizzazione. Mi sbilancio: l'ottimizzazione è probabilmente l'unica via verso cui tutti i linguaggi si muoveranno. La cosa bella sarebbe riuscire a ottimizzare, pur conservando le particolarità e le sonorità tipiche di ogni lingua - ma il timore è che l'ottimizzazione vada a scapito delle sfumature lessicali, dell'ampia gamma per la scelta dei vocaboli. Ovviamente sono andato ancora una volta parzialmente fuori tema, e me ne scuso. _________________ "Se un matematico e un fisico riescono a mettersi d'accordo su una cosa è molto ma molto probabile che questa sia vera." (Wiso, da it.scienza.matematica) |
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