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[ice]

... che passi col naso all'insù (come dice una certa bionda... ) a fissare le stelle, affacciato alla finestra di camera tua, nella speranza che almeno una brilli in un istante e ti lasci sognare per un secondo. Una speranza che non termina mai, che ti fa sperare che esista davvero qualcuno al di sopra che possa esaudire i tuoi desideri.
Desideri che si accavallano nella mente, confusi, irrefrenabili e vorticosamente, prepotentemente insistenti al punto da risultare confusamente tracciabili. Nulla è inspiegabilmente spiegabile ed i neuroni corrono all'impazzata nel tentativo di trovare a tutti i costi una soluzione che faccia comodo un po' a tutti.
Oggi sono stato per l'ennesima volta in ospedale a trovare mia nonna, mentre parlavo con l'infermiera di turno mia nonna ha allungato un braccio e mi ha tirato la maglietta, mi sono avvicinato e dopo quasi 3 anni di silenzio indotto dalla malattia ha sussurrato un "fa ol brao!".
Era un farfuglìo, confuso ed inspiegabilmente chiaro.
Mi piace pensare che fosse indirizzato proprio a me, che in quel raro momento di lucidità e reazione lei abbia pensato proprio a me, indice di una forza d'animo infinita che da sei lunghi anni a questa parte non l'ha mai abbandonata.
E' così che improvvisamente tutto sparisce, spariscono i problemi, spariscono le voci, spariscono le luci, spariscono i tuffi al cuore nati sotto ad un tendone in mezzo agli amici, spariscono i ricordi e ti trovi solo.
Solo davanti a te stesso ed a quella figura che da sempre ti ha accompagnato e cresciuto, rimproverato ed insegnato.
E' così che molli tutto, lasci i tuoi pensieri e li scrivi da qualche parte, per far si che restino, per far si che non te ne possa dimenticare e perchè rappresentano una gioia talmente grande che difficilmente si dimenticherà.
So che nella tua lotta ormai quotidiana con il dolore hai sempre un po' di ragione e di cuore per i tuoi cari, so che mi stai sentendo anche ora che non sono accanto a te.
Grazie infinite nonna, per tutto.
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Ti chiedo:
La saggezza per capire i colleghi...
La pazienza per ascoltarli...
La capacità di stare calmo...
... ma non darmi la forza... perchè se mi dai anche quella...
FACCIO UN MACELLO !!!

[bubu]

[saryna]

Voglio ringraziare entrambi ragazzi... spesso mi sento cattiva, perchè non riesco ad essere paziente, capace di ascolto con i miei nonni...
Mi rendo conto leggendo le vostre parole, che l'ascolto dei loro piccoli bisogni diventerà il sigillo del loro ricordo... del loro esserci accanto. Se penso alla mia infanzia ho soltanto ricordi splendidi con loro: paterni e materni e persino con la nonna-bis, che purtroppo però se ne è andata...


Vi invidio, per la vostra sensibilità... GRANDI!
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L'amore è paziente, è benigno l'amore;
Non è invidioso l'amore, non si vanta l'amore,
non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse,
non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità.
Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.

dalla prima lettera ai Corinzi

[Andrea]