 |
www.vincenzomanzoni.com Homepage personale e blog di Vincenzo Manzoni
|
Precedente :: Successivo |
Autore |
Messaggio |
vinz Amministratore


Registrato: 12/12/03 12:56 Messaggi: 6648 Residenza: San Pellegrino Terme (Bergamo)
|
Inviato: Mar Ago 30, 2005 11:04 am Oggetto: [Art. Alberoni] Che fine hanno fatto gli imprenditori? |
|
|
Articolo di Alberoni, tratto da "Il Corriere della Sera" di lunedì 29 agosto 2005.
Non può esserci industria se muore il gusto della lotta
Francesco Alberoni
In Italia abbiamo bisogno di imprenditori. Non di affaristi, di finanzieri, di manager che cercano un profitto a breve, ma di veri imprenditori, che amano il prodotto, lo perfezionano e, in mezzo ai loro dipendenti, si prodigano per la propria impresa e la fanno crescere robusta e competitiva. Nel dopoguerra li avevamo. Alcuni venivano da antiche famiglie di imprenditori, altri erano laureati, medici, ingegneri che volevano mettere a frutto il loro sapere, altri erano semplici operai intelligenti, motivati, che volevano emergere e sognavano di lasciare la propria azienda ai figli.
Oggi assisto a un quadro desolante. Buona parte delle grandi e medie imprese italiane sono state vendute agli stranieri. Non abbiamo quasi più niente nella chimica, nell’industria farmaceutica, nell'elettronica, nel cinema, perfino i format televisivi li comperiamo dall'estero. La grande distribuzione sta per diventare tutta francese e britannica. Resistono l'industria alimentare grazie a Barilla e Ferrero, e pochi altri settori.
Qualcuno dice che la proprietà non conta, che il capitalismo è per sua natura internazionale. Ma quando la proprietà si sposta all'estero è lì che vanno tutte le competenze, i laboratori di ricerca, che viene decisa perfino la pubblicità. Un Paese che ha perso la proprietà delle sue imprese è una colonia.
E perché non nascono più imprenditori? Spesso perché i figli non vogliono più continuare l'attività dei padri. Soprattutto i maschi. Già da adolescenti si sono abituati a spendere, a non studiare, ad andare a donne. Tant'è vero che spesso sono le figlie a succedere al padre. Ma non diventano imprenditori nemmeno gli altri. Nelle scuole, nelle università è ancora diffusa la mentalità anticapitalistica. Non vi si trasmette il gusto dellintrapresa, della lotta, del successo.
Alcune università formano dei manager competenti che però, cresciuti lontani dal popolo, non ne percepiscono gli umori, i bisogni, le fantasie. Hanno una formazione economica, non sono affascinati dal prodotto, dalla creazione del prodotto. Sanno amministrare, fare manovre finanziarie. Si abituano presto a guadagnare molto, a spendere molto, e poi non se la sentono di dedicare tutta la loro vita a costruire qualcosa di proprio che duri.
Abbiamo bisogno di gente educata in altro modo. A dedicarsi anima e corpo alla impresa, a studiare duramente, a viaggiare, a immergersi nel mondo, a inventare e trasformare queste invenzioni in prodotti, e lottare per affermarli.
L'articolo può essere letto anche da qui => http://www.corriere.it/Primo_Piano/Editoriali/Alberoni/2005/08_Agosto/29/alberoni.shtml _________________ Let the future tell the truth and evaluate each one according to his work and accomplishments. The present is theirs; the future, for which I really worked, is mine.
Nikola Tesla |
|
Top |
|
 |
ice Utente adulto


Registrato: 21/01/04 19:07 Messaggi: 2885 Residenza: Seriate (Bergamo)
|
Inviato: Mar Ago 30, 2005 12:01 pm Oggetto: Re: [Art. Alberoni] Che fine hanno fatto gli imprenditori? |
|
|
Sono pressochè d'accordo con tutto quello che è stato scritto da Alberoni, tranne che su questo:
Alberoni ha scritto: | E perché non nascono più imprenditori? Spesso perché i figli non vogliono più continuare l'attività dei padri. Soprattutto i maschi. Già da adolescenti si sono abituati a spendere, a non studiare, ad andare a donne. Tant'è vero che spesso sono le figlie a succedere al padre. |
Se i maschi vanno con le donne, le stesse donne (che sono anche figlie) sono state con i maschi. No?
Scusate la banalizzazione, ma non si può fare di tutta l'erba un fascio, sempre. _________________
Ti chiedo:
La saggezza per capire i colleghi...
La pazienza per ascoltarli...
La capacità di stare calmo...
... ma non darmi la forza... perchè se mi dai anche quella...
FACCIO UN MACELLO !!! |
|
Top |
|
 |
vinz Amministratore


Registrato: 12/12/03 12:56 Messaggi: 6648 Residenza: San Pellegrino Terme (Bergamo)
|
Inviato: Mar Ago 30, 2005 12:31 pm Oggetto: |
|
|
Infatti Alberoni ha scritto spesso...
Comunque ho capito la tua obiezione. _________________ Let the future tell the truth and evaluate each one according to his work and accomplishments. The present is theirs; the future, for which I really worked, is mine.
Nikola Tesla |
|
Top |
|
 |
ice Utente adulto


Registrato: 21/01/04 19:07 Messaggi: 2885 Residenza: Seriate (Bergamo)
|
Inviato: Mar Ago 30, 2005 1:31 pm Oggetto: |
|
|
vinz ha scritto: | Infatti Alberoni ha scritto spesso...  |  _________________
Ti chiedo:
La saggezza per capire i colleghi...
La pazienza per ascoltarli...
La capacità di stare calmo...
... ma non darmi la forza... perchè se mi dai anche quella...
FACCIO UN MACELLO !!! |
|
Top |
|
 |
Endless Utente adulto


Registrato: 23/12/03 18:06 Messaggi: 2905 Residenza: Bergamo (provincia)
|
Inviato: Dom Set 04, 2005 10:13 am Oggetto: |
|
|
Sono d'accordo con Alberoni. E mi fa piacere che abbia ragionissima: così, quando un giorno avrò un'impresa (si, dai.. certo Taio! Come no! Tranquillo! ) avrò meno concorrenza (e sarà anche meno agguerrita) di quanta ne avrei avuta in altri tempi.  _________________
Training autogeno: in caso di stress, eseguite il movimento in figura e ripetete:
"Amo il mio lavoro! Amo il mio lavoro! Amo il mio lavoro!" |
|
Top |
|
 |
|
|
Non puoi inserire nuovi argomenti Non puoi rispondere a nessun argomento Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi votare nei sondaggi
|
|